Il valore dei terreni vicini non basta a rideterminare l’imposta di registro

I terreni ubicati nella stessa zona non sono necessariamente similari ai fini dell’imposta di registro ai sensi dell’art. 52 D.P.R. 131/1986

Con una concisa, ma ben motivata, ordinanza (n. 15494 del 17/05/2018) la Corte di Cassazione rigetta il ricorso della A.F. che era già risultata soccombente nei due gradi di merito. La materia del contendere era la rettifica, col metodo comparativo, del valore di un terreno ai fini dell’imposta di registro.

L’Ufficio aveva rettificato il valore del terreno portando all’attenzione dei giudici due compravendite aventi come oggetto terreni ritenuti similari in quanto compresi nello stesso foglio catastale del terreno “accertato”.

La Suprema Corte si è espressa su tale aspetto, ritenendo non sufficiente la mera vicinanza per fondare la rettifica ex art. 52 D.P.R. 131/1986. I terreni assunti dall’Ufficio come raffronto, infatti, erano siti in una zona urbanizzata ed erano oggetto di una convenzione di urbanizzazione.

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